Il Guinness World Record di Baveno, 10 anni dopo…

Baveno Celebra il Decennale del Guinness World Record: Una Riflessione Sulla Sostenibilità

Sono passati dieci anni da quando Baveno ha conquistato il Guinness World Record per il ponte galleggiante più lungo del mondo, costruito interamente con oltre 49 mila bottiglie di plastica di recupero. Era il 2014 quando il Comune di Baveno, con il supporto della comunità locale e di vari sponsor, ha raggiunto questo incredibile traguardo. Oggi, a distanza di un decennio, la comunità si è ritrovata presso il Chiosco della Villa Fedora per celebrare questo importante anniversario e riflettere sull’impatto che questo evento ha avuto.

Il Progetto del Guinness World Record

L’idea di realizzare un ponte galleggiante con bottiglie di plastica ha preso vita nel 2012, coinvolgendo tutta la comunità di Baveno in un progetto durato tre anni. Con il sostegno operativo della Federazione Italiana Survival Sportivo e Sperimentale, il finanziamento di Altea Federation e Banca Mediolanum, e il supporto tecnico di Corepla, ed il sostegno di Safari Park di Pombia da sempre attento alla sostenibilità del Pianeta, il progetto ha visto la partecipazione di migliaia di persone, dai bambini delle scuole ai volontari delle associazioni locali.

Le bottiglie, raccolte in ogni angolo di Baveno e stoccate nell’area delle Fonti di Baveno grazie alla famiglia Zacchera, sono state riutilizzate per creare i moduli galleggianti che hanno dato vita al ponte. Il progetto ha coinvolto anche le scuole del territorio: alla scuola infanzia, grazie all’iniziativa del Maestro Giovanni dell’Asilo Henfrey, i bambini e le famiglie hanno partecipato attivamente alla raccolta delle bottiglie, realizzando anche lavoretti a tema per Natale. Alla scuola media, il Professor Piermario Locatelli ha introdotto i ragazzi più grandi al concetto di riciclo consapevole, spiegando anche i principi della galleggiabilità di Archimede durante le ore di tecnica.

Nella primavera del 2013, si è svolto il collaudo della prima zattera galleggiante presso il Camping Parisi, grazie alla collaborazione di tutta la comunità, incluse le associazioni locali come la Croce Rossa di Baveno, il comitato Non solo Carnevale di Roncaro e il comitato dell’Isola Pescatori. La costruzione dei moduli galleggianti ha visto il coinvolgimento di tutte le fasce d’età, dai giovani agli anziani, passando per i commercianti e gli albergatori. Guarda il video del collaudo della zattera ed il video delle istruzioni per costruirla.

Durante l’estate del 2013, si è tenuta la Baveno Eco Race, una gara di zattere galleggianti lungo il lago di Baveno che ha visto la partecipazione di numerosi equipaggi sotto gli occhi divertiti di turisti e passanti. Guarda il video della gara.

 

Nell’estate del 2014, il progetto ha raggiunto il suo apice con la realizzazione del “Baveno Eco Bridge“, una struttura galleggiante che ha stupito turisti e locali, e che è stata ufficialmente riconosciuta come record mondiale dal Giudice Ufficiale Lucia Sinigaliesi. Il Sindaco Franco Ottinetti ha avuto la possibilità di percorrere per primo il ponte, seguito poi dai turisti e dalla popolazione che ha potuto divertirsi, ricordando un po’ i tempi dei “Giochi senza frontiere”. Al termine dell’estate, il ponte è stato smaltito grazie al supporto di Corepla, garantendo un riciclo responsabile delle bottiglie di plastica utilizzate.

Un Messaggio Non Compreso a Pieno

Nonostante l’entusiasmo e il coinvolgimento della comunità, oggi, a dieci anni di distanza, emerge una riflessione amara. Il messaggio di sostenibilità lanciato dal progetto sembra non aver avuto l’effetto sperato. “Forse eravamo troppo avanti nel tempo 10 anni fa,” ha commentato Marco Magaraggia di Altea Federation. “Ora si parla molto di sostenibilità ambientale, di riciclo e riuso, ma il consumo di plastica continua in modo indiscriminato.”

Oggi, la consapevolezza riguardo la sostenibilità è cresciuta, ma l’impatto di quel messaggio lanciato nel 2014 sembra non aver ancora raggiunto il cuore della questione. 

Il sogno nato tra le mura della Birreria Maresciallo di Baveno, di collegare la cittadina all’Isola Pescatori con un ponte di plastica riciclata, rimane un simbolo di ciò che si potrebbe fare con la collaborazione e l’impegno collettivo, ma anche un monito su quanto lavoro resti ancora da fare. 1

La Speranza Nelle Nuove Generazioni

Mentre si ricorda il passato, e le persone che nel frattempo ci hanno lasciato, lo sguardo è rivolto al futuro. La speranza è che le nuove generazioni, cresciute con una maggiore sensibilità ambientale, possano riprendere il testimone e portare avanti il messaggio lanciato dal Guinness World Record di Baveno. Come abbiamo commentato con i miei amici Marco e Loris, il cambiamento potrebbe arrivare proprio dai nostri figli, più consapevoli e pronti ad accogliere le sfide della sostenibilità, magari riproponendo la sfida alla comunità e rinnovando quel “sogno” di un mondo più sostenibile.

Questo anniversario, celebrato presso il Chiosco della Villa Fedora, grazie a Paola Rabaioli, con la partecipazione di figure chiave come Paola Reggiori, Franco Ottinetti, Massimo Zacchera, Tranquillo Manoni, Cristina Reggiori e Stefania Motta, rappresenta non solo un momento di festa, ma anche un’occasione per riflettere sul cammino da percorrere per costruire un futuro più sostenibile. 

Il ricordo di quel ponte galleggiante, fatto di plastica recuperata, grazie anche alle foto di Piero Gatti e Susy Mezzanotte, rimarrà sempre nel cuore di Baveno come un simbolo di ciò che si può ottenere quando una comunità si unisce per un obiettivo comune. 

Ma ora è il momento di far sì che il vero messaggio di quel progetto non venga dimenticato e che le future generazioni possano realmente cambiare qualcosa, guidati dall’esempio del passato e dall’urgenza dettata dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

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    Luca Gelati

    Ingegnere gestionale, Project Manager, Soft Skills LifeLong Learning Specialist, Master Trainer & Event Planner, fondatore di Edutainment Formula

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