Domenica 7 Aprile 2024 è stato un giorno carico di emozioni, condito anche da un pizzico di sana nostalgia, un’occasione speciale in cui il tempo si è fermato per permetterci di rivivere le tradizioni e i valori che non molti anni fa erano erano parte integrante della vita quotidiana della comunità di Bavari.
Come lo scorso anno, alcuni ragazzi dell’associazione The Shire ASD e le loro famiglie si sono riunite insieme agli esperti vitivinicoltori di Cascina Boccia, Anna Laudisi e Marco Tacchino per un evento che ha suscitato grandi ricordi e forte entusiasmo.
L’iniziativa, organizzata da Edutainment Formula, ha mirato a far rivivere le stesse emozioni che i nostri nonni provavano nei confronti della terra e della viticoltura.
Prendendo spunto dal modello così ben descritto nelle avventure di Tom Sawyer, i ragazzi sono stati coinvolti attivamente nella cura delle barbatelle e soprattutto nella potatura delle viti, un’attività che li ha portati a sporcarsi le mani, ad usare la zappa e soprattutto le forbici da potatura.
Durante il lavoro, l’atmosfera era elettrizzante e coinvolgente, con la radiocronaca della partita Verona-Genoa in sottofondo… Un vero richiamo ai tempi in cui mio padre e i miei nonni seguivano le partite con fervore. Come spesso accadeva negli anni ’80, il Genoa si trovava in svantaggio, ma fortunatamente sembra che i tempi siano cambiati… Oggi a Verona siamo riusciti non solo a ribaltare la situazione, ma anche a vincere! Davvero incredibile!
Dopo l’intensa attività nei campi, è giunto il momento di ristorarsi con le deliziose frittelle preparate della Nonna Ivana, un vero e proprio pezzo di storia culinaria, che ha riportato ai sapori autentici della nostra infanzia.
Ma le prelibatezze non finiscono qui: in serata, ci siamo diretti alla trattoria Cacciatori di Bavari per gustare i vini naturali prodotti da Cascina Boccia, accompagnati dall’ottima cucina tradizionale genovese che per semplicità e gusto non ha eguali per me. L’atmosfera creata nell’osteria di Cristina ed Antonietta era carica di energia positiva e di condivisione, un momento di vera e propria comunione tra le generazioni.
Bacco, il Dio del vino, ha fatto anche lui la sua parte nel rendere l’esperienza ancora più speciale e autentica, conferendo un tocco di magia e di tradizione ad ogni sorso. È stata una giornata intensa, educativa e ricca di emozioni, un’occasione preziosa per riscoprire le tradizioni del nostro territorio e per tramandare ai giovani il valore del lavoro manuale e della connessione con la natura.
Guardando al futuro, non possiamo fare altro che attendere con impazienza il prossimo anno, quando avremo l’opportunità di vivere ancora una volta l’esperienza del progetto “vitivinicoltura kids“. Tra due anni, potremo addirittura partecipare alla vendemmia e contribuire alla produzione del nostro primo vino di bianchetta e vermentino, un traguardo che, solo al pensiero, ci riempie di orgoglio.
In un’epoca in cui la frenesia e la tecnologia sembrano dominare le nostre vite, è importante fermarsi ogni tanto e riscoprire le semplici gioie della vita di campagna, dei sapori genuini e delle tradizioni tramandate di generazione in generazione. L’esperienza dell’appuntamento con “vitivinicoltura kids” ci ricorda che il vero tesoro è nelle piccole cose, nei momenti trascorsi insieme alla famiglia e agli amici, nella bellezza della natura che ci circonda.
E questo è un tesoro che vale la pena custodire gelosamente e passare ai nostri figli e ai nostri nipoti, affinché possano anch’essi conoscere e apprezzare la ricchezza delle nostre radici.